Anche “Facebook” ha capito che il concetto di amicizia era molto vago e
ci ha consentito di etichettare i nostri “amici” in varie categorie
(“Google” sta usando meglio il concetto di “cerchia”). Ciò premesso mi
sento di invitare alcuni di voi (i più giovani di solito) a non
commettere l’errore opposto a quello che per anni ha commesso (o
commette) la mia generazione che si è tenuta alla larga dai Social
Network etichettando, appunto, l’ambiente come troppo frivolo o poco
consono.
L’errore opposto: mi riferisco all’idea che questo sia “il
vostro” ambiente: un ambiente nel quale le differenze culturali e i
ruoli si annullano o si confondono in un’enorme cloaca mediatica e in
cui una profonda riflessione e una cazzata stanno sullo stesso livello
per il solo fatto che sono esposte nella stessa pagina. La sfida
attuale è quella di saper distinguere coi propri mezzi il valore di una
informazione o di una espressione.
L’effetto sorprendente è che, proprio
qui, le distanze tra gli individui aumentano invece che diminuire
perché aumenta il divario tra la personale percezione delle cose.
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